Cosa significa sviluppare un modello di business circolare?

In rete, sui media, sui social, non si fa altro che parlare di sostenibilità. Sembra ormai “la parola magica”, la soluzione per affrontare i grandi temi di oggi. Cambiamento climatico, disuguaglianze sociali, deforestazione, solo per citarne alcuni. Eppure, siamo sicuri che un bilancio di sostenibilità, un packaging compostabile o in bio plastica siano la soluzione? Possono aiutare, ma sono la strada semplice e quella a più basso impatto. Per poter davvero fare la differenza abbiamo bisogno di modelli di business disruptive, che nascono con intenzionalità. L’intenzionalità di risolvere un problema sociale o ambientale. E oggi vi presento un esempio. Un esempio di modello di business circolare.

Immaginate di avere appena ordinato il vostro pranzo a lavoro con i colleghi. Una buona lasagna e una macedonia. Il tutto rigorasamento offerto in un packaging compostabile. Presto arriva quel momento in cui bisogna pulire i tavoli e tornare a lavoro. Ma il compost dove lo butto? e le posate in bioplastica? Tutto inesorabilmente nell’indifferenziata perchè difficilmente si trovano uffici con un contenitore per i materiali compostabili. Ma allora qual è stato il vantaggio di aver eliminato la plastica se questi rifiuti finiscono comunque nel secco indifferenziato?

Immaginate ora un altro esempio. Siete sempre a pranzo a lavoro ma avete ordinato, tramite una app, un pasto con packaging “riutilizzato”, ovvero in un contenitore che si puo lavare e restituire tramite un QR code. Mangiate il vostro pasto, sciacquate velocemente il contenitore e lo restituite il giorno seguente. Facile no?

Questo servizio esiste già e si chiama Around. Around è una app nata da pochi mesi che vuole rivoluzionare il mondo del packaging mono uso. L’idea è nata da Giulia Zanatta durante il periodo del lockdown, quando i servizi di delivery e asporto hanno spopolato, e di conseguenza il packaging mono uso.

Il team Around

Coraggiosamente Giulia decide di fondare, assieme a Daniele e Alberto, una startup per la diffusione di contenitori smart riutilizzabili per dare vita a un nuovo lifestyle sostenibile. Vincono due bandi pubblici, sviluppano l’applicazione e iniziano a creare una rete di ristoranti a Milano che aderiscono a questo servizio. Tramite l’app è possibile cercare i ristoranti che utilizzano questi packaging. Si esegue l’ordine online e si sceglie di avere il packaging riutilizzabile. A fine uso, il contenitore deve essere sciacquato e restituito al ristorante, il quale si occuperà di igienizzarlo e lavarlo.

Oltre a eliminare il mono uso, Around permette di ordinare i pasti invenduti ad un prezzo scontato, per limitare lo spreco di cibo. A differenza di altri servizi Around permette al ristorante di pubblicare cosa è rimasto invenduto così che il cliente possa scegliere liberamente cosa comprare. E’ chiaro quindi che questo modello di business circolare nasce con intenzionalità. Nasce per essere disruptive e sradicare i modelli tradizionali. Nasce quando l’intenzione di creare un impatto è il core business, centrale nel modello. Non quando rappresenta una conseguenza dell’attività di impresa.

La sfida non è così semplice. Non è facile trovare il materiale adatto in grado di soddisfare tutte le esigenze di un contenitore riutilizzabile. Esso deve essere leggero, resistente, poter andare in microonde, non occupare troppo spazio, e molto altro. Tuttavia, la sfida più importante è affrontare i pregiudizi e la mentalità delle persone. La resistenza al cambiamento è forte. C’è chi lamenta il fatto di dover ripulire il contenitore. C’è chi inorridisce all’idea di mangiare su un contenitore usato da altri, come se non avesse mai mangiato al ristorante in un piatto dove hanno mangiato molte altre persone. Per finire, c’è chi non vede pratica la restituzione del contenitore. Tutte considerazioni più che lecite. Ma se non sradichiamo alcune abitudini e “false comodità” ai danni dell’ambiente, difficilmente possiamo fare la differenza.

Se solo superassimo questi bias, l’utilizzo di questo servizio potrebbe avere ulteriori applicazioni, soprattutto nel mondo della grande distribuzione. In Italia sono i primi e gli unici ad aver avuto il coraggio di offrire questo servizio e già stanno iniziando a parlare con partner industriali di valore che potranno accreditare e diffondere questo modello sempre di più.

Se vuoi saperne di più sull’economia circolare, leggi il mio articolo sui pilastri dell’economia circolare e scopri gli altri esempi di circolarità raccolti nel mio blog sul mondo dell’intrattenimento e del design.

Recommended Articles